L’equipe di Emodinamica ha messo a punto una tecnica che evita il ricorso al mezzo di contrasto, altamente tossico per i reni. Confronto sulla nuova interventistica tra esperti cardiologi nel convegno in programma domani
TERAMO – Due interventi di sostituzione della valvola aortica in altrettanti pazienti che hanno subito trapianti di reni, senza far ricorso al mezzo di contrasto, notoriamente altamente tossico sulla funzione renale, sono stati eseguiti con successo all’ospedale Mazzini dall’equipe di Emodinamica della Cardiologia di Teramo: le operazioni, per via trans-catetere (Tavi), sono state possibili grazie al ricorso ad una originale tecnica che utilizza cateteri e fili guida particolari, posizionati in punti specifici, che permettono di guidare l’impianto appunto senza ricorso al mezzo di contrasto normalmente iniettato nel sistema vascolare dei pazienti.
Tale tecnica ha permesso non solo di garantire la giusta cura a due pazienti complessi perchè trapiantati renali ma, soprattutto, di evitare loro il rischio di perdere la funzionalità dei reni e tornare al calvario della dialisi. I trattamenti sui due pazienti trapiantati, uno proveniente dall’Aquila e un altro della provincia di Teramo, entrambi fra i 50 e i 60 anni, sono perfettamente riusciti. Ad oggi nel Laboratorio di Emodinamica di Teramo sono già stati eseguiti efficacemente 12 interventi senza impiego di mezzo di contrasto su pazienti con grave patologia renale.
Più in generale il reparto è all’avanguardia nella diagnosi e nel trattamento della patologia valvolare aortica, avendo istituito già da anni, ad esempio, un programma ottimizzato per il percorso Tavi che permette al paziente un ricovero pre/post procedurale in alcuni casi anche di soli due giorni, così da consentire un reinserimento quasi immediato alla quotidianità, di fondamentale importanza per pazienti generalmente molto fragili.
Ma non c’è solo l’alta specializzazione nelle tecniche per le valvole aortiche. La Cardiologia-Utic-Emodinamica del Mazzini di Teramo, diretta da Franco De Remigis, è infatti in linea con i maggiori centri italiani anche per la riparazione trans-catetere delle valvole mitrale e tricuspide, sia in termini di procedure effettuate che di risultati ottenuti. E’ uno dei pochissimi centri nel Centro-Sud Italia ad aver implementato recentemente un solido programma trans-catetere per il trattamento sia della valvola mitrale che della tricuspide grazie all’utilizzo delle più recenti tecnologie che sono oggi disponibili a livello internazionale (Mitraclip, Triclip, Pascal su valvola mitrale e tricuspide) e grazie alle quali è stato possibile eseguire interventi-tailor su anatomie particolarmente complesse altrimenti non trattabili e con tempi di degenza e recupero rapidissimi.
In quest’ultimo anno l’Emodinamica di Teramo ha eseguito con successo 13 interventi su valvola tricuspide insufficiente, patologia finora relegata al solo trattamento palliativo farmacologico, con l’impiego di protesi adattabili al singolo paziente e di recentissima tecnologia, annoverandosi tra i centri italiani di maggior esperienza in cui vengono eseguiti elettivamente interventi innovativi.
“L’unità complessa di Cardiologia Utic Emodinamica di Teramo è stato tra i primi centri nazionali a iniziare nel 2010 il programma di cardiologia interventistica strutturale per il trattamento delle patologie valvolari, accumulando una eccezionale esperienza che ne fa uno dei centri nazionali ad alto volume di cura interventistica per le patologie valvolari cardiache – commenta il direttore generale Maurizio Di Giosia -“.
Anche di questo si parlerà nel congresso ‘Ecocardio strutturale 2024’, che si svolgerà domani a Teramo nell’aula convegni dell’ospedale di Teramo dalle 8:30 e che vedrà la partecipazione dei più importati cardiologi nazionali e internazionali che si confronteranno proprio sulle tecniche di cura interventistica delle patologie valvolari cardiache e in particolare sulle nuove tecnologie che nel breve futuro verranno introdotte per il miglioramento diagnostico e terapeutico delle patologie valvolari. Fra i tanti esperti che parteciperanno ai lavori, c’è il professor Francesco Faletra, massimo esperto mondiale di ecocardiografia tridimensionale e Senior Imaging Consultant all’Ismett di Palermo. Il convegno Ecocardio strutturale 2024, giunto alla terza edizione, si prefigge di coniugare gli aspetti della pratica interventistica in cardiologia con gli aspetti più propriamente di avanguardia tecnologica applicativa nelle principali patologie cardiache valvolari, grazie al confronto delle esperienze dei principali investigatori di tali tecnologie, con la mano nel presente e lo sguardo nel futuro.